Maggio 2, 2024

Guida all’acquisto di un box doccia: consigli utili 

Il box doccia è un elemento essenziale all’interno di un bagno non solo per la sua funzionalità e comodità ma anche da un punto di vista estetico. In commercio esistono diverse tipologie di box doccia, in grado di andare incontro alle varie esigenze. 

Il compito di un box doccia è quello di evitare la fuoriuscita di schizzi e migliorare la sicurezza al calpestio, isolando la zona bagno al resto della stanza. Si tratta di una soluzione igienica e duratura rispetto l’utilizzo, ad esempio, di una tenda doccia in quanto non accumula muffe e non crea sbalzi termici.

Se anche tu sei alla ricerca di idee per ristrutturare il tuo bagno oppure hai la necessità di arredare un bagno nuovo, abbiamo per te una serie di consigli utili per la scelta del migliore box doccia. 

Quali sono i diversi modelli di box doccia?

Sul mercato si possono trovare tantissimi modelli di box doccia, tanto che alcune volte risulta davvero difficile trovare quello che meglio possa adattarsi al proprio bagno. Ma quali sono le principali caratteristiche di ciascun modello? Innanzitutto facciamo chiarezza. In commercio si possono trovare box doccia a nicchia, “walk in” e angolari, ciascuno con le proprie differenze. In particolar modo: 

  • Box doccia a nicchia: è un modello di doccia racchiusa all’interno di tre pareti, con un’anta di accesso sulla parte anteriore;
  • Box doccia walk in: questa tipologia si presenta aperta, senza porta, che permette l’accesso diretto a una piccola spa domestica;
  • Box doccia angolare: delimitato da due muri perpendicolari che formano un angolo retto.

Quale tipologia di vetro si può scegliere per il box doccia?

Una volta scelto il modello di box doccia da installare nel proprio bagno, si passa alla scelta dei vetri dei pannelli. Tra le opzioni principali troviamo:

  • Vetri trasparenti: la tipologia più diffusa e anche la meno costosa. Grazie alla capacità di fare filtrare la luce, conferiscono al bagno un senso di ampiezza e profondità. Impegnativi da pulire, sono realizzati con uno speciale trattamento anticalcare che evita la formazione di fastidiose macchie;
  • Vetri satinati o fumé: non presentano una superficie perfettamente liscia e quindi, non consentono di vedere all’interno della doccia. Ideali per chi preferisce avere la massima privacy;
  • Vetri serigrafati: una tipologia che presenta una fascia orizzontale non perfettamente liscia, attraverso la quale non è possibile vedere. Questi vetri rappresentano una via di mezzo tra le soluzioni precedenti e sono i più costosi.

Le tipologie di apertura del box e piatto doccia

I box doccia possono avere un’apertura scorrevole caratterizzata dalla presenza di un paio di ante scorrevoli, ideale per bagni di piccole dimensioni; apertura battente che rende più comoda e immediata l’entrata; apertura con porta a soffietto anche conosciute come porta a libro.

Il piatto doccia è l’elemento che viene installato per primo nel box doccia. In commercio si possono trovare diversi materiali, tipologie e colori. I materiali più utilizzati sono:

  • Acrilico: un materiale duraturo nel tempo, molto più leggero rispetto la ceramica e facilmente tagliabile a seconda delle dimensioni della doccia;
  • Resina: una soluzione di design sottile ed elegante;
  • Acciaio: un materiale facile da pulire, molto sottile ed ideale per essere installato a filo pavimento;
  • Gres: ideale per i piatti doccia compatti. 

Come pulire il vetro della doccia?

Si consiglia per la pulizia del vetro doccia di utilizzare una soluzione liquida a base di bicarbonato di sodio, aceto e succo di limone. Il composto può essere inserito in uno spruzzino da spruzzare sul vetro e lasciare agire per qualche minuto. 

Successivamente si strofina la superficie con una spugna imbevuta di aceto. In questo modo si potranno rimuovere tutte le incrostazioni e i residui di calcare. Per la pulizia del box doccia, invece, si possono utilizzare specifici prodotti per la doccia che si possono trovare in commercio.