Ottobre 15, 2024

Quando un cittadino italiano può richiedere il ricongiungimento familiare?

I cittadini italiani possono richiedere il ricongiungimento familiare con dei familiari stranieri e residenti all’estero, una procedura prevista dalle norme di legge purché vengano rispettati determinati requisiti. In genere, il ricongiungimento familiare viene richiesto dagli stranieri residenti in Italia con regolare permesso di soggiorno, per riunirsi con i propri cari e farli entrare nel nostro Paese in modo legale.

Tuttavia, anche i cittadini extracomunitari che risiedono all’estero possono avvalersi di questa procedura, per riunirsi con i familiari italiani in una maniera legalmente riconosciuta. Questa situazione viene disciplinata in Italia dal D.lgs. 30/2007, norma che recepisce la Direttiva UE 2004/38/CE, la quale prevede un iter semplificato rispetto al ricongiungimento familiare tra cittadini extracomunitari.

Come funziona il ricongiungimento familiare con un cittadino italiano

Secondo quanto spiega sul ricongiungimento familiare con un cittadino italiano infoimmigrazione.com, portale online d’informazione per gli immigrati in Italia a cura di professionisti esperti in immigrazione e diritti umani, si tratta di una procedura piuttosto veloce e snella. In particolare, non bisogna richiedere il nulla osta presso lo Sportello Unico per l’Immigrazione, riducendo in modo significativo la burocrazia e le tempistiche d’attesa.

In questo caso basta che i familiari extracomunitari richiedano un visto di ingresso, rivolgendosi al consolato italiano del Paese estero di residenza. A seconda delle circostanze l’autorità consolare può rilasciare un visto per motivi familiari, oppure un visto turistico con obbligo di esibire la documentazione anche in questura all’arrivo in Italia.

La legge italiana stabilisce che il cittadino italiano possa portare in Italia il coniuge, il partner con il quale è unito civilmente, oppure i figli naturali e adottati compresi i discendenti diretti come i nipoti di età non superiore a 21 anni o a carico. Possono essere compresi anche gli ascendenti diretti, come nonni o genitori, purché a carico, un partner convivente di fatto con il quale si possiede una relazione stabile e i familiari che hanno bisogno di cure mediche e assistenza da parte del cittadino italiano.

Quali documenti servono per il ricongiungimento familiare con un cittadino italiano?

Il cittadino extracomunitario che vuole ricongiungersi con un cittadino italiano, oltre alla richiesta di visto, deve presentare una serie di documenti. In particolare, si tratta del passaporto, di una copia del documento d’identità, un certificato che dimostri il rapporto di parentela e una dichiarazione sostitutiva che indichi lo stato di convivenza della persona che richiede il ricongiungimento familiare con il cittadino italiano.

Una volta ottenuto il visto per entrare in Italia i cittadini extracomunitari possono raggiungere il proprio familiare, tuttavia entro 3 mesi dall’ingresso nel Paese devono recarsi in questura e richiedere la Carta di Soggiorno, un documento ha una validità di 5 anni. In alcuni casi la questura potrebbe rilasciare un documento provvisorio, fornendo ai familiari del cittadino italiano un permesso per motivi familiari della durata di 2 anni, dopo il quale è possibile richiedere la Carta di Soggiorno.

Ad ogni modo, per la Carta di Soggiorno bisogna fornire alcuni documenti, tra cui un documento valido come il passaporto, un certificato rilasciato dal paese di origine del cittadino extracomunitario che ne attesti il vincolo di parentela con il cittadino italiano, una marca da bollo di 16 euro e il documento di riconoscimento del richiedente residente in Italia. Inoltre, è necessario presentare lo stato di famiglia, la dichiarazione di ospitalità, un documento che attesti le risorse economiche dello straniero, la domanda di iscrizione anagrafica del cittadino italiano e la dichiarazione di convivenza.

Nonostante la Carta di Soggiorno abbia una validità temporanea di 5 anni, al termine di questo periodo la questura rilascia anche un permesso definitivo di soggiorno al cittadino extracomunitario che richiede il ricongiungimento familiare con il cittadino italiano. La Carta di Soggiorno permanente ha una durata di 10 anni e si rinnova automaticamente, senza condizioni particolari né obblighi specifici. Inoltre, di solito viene fornita gratuitamente senza costi aggiuntivi, basta dimostrare di soggiornare legalmente in Italia da 5 anni attraverso una Carta di Soggiorno valida.