Maggio 15, 2024

Cos’è la gnatologia e a cosa serve

Una disciplina poco conosciuta nell’ambito dell’odontoiatria è la gnatologia, una scienza che si occupa delle problematiche legate ai disturbi che compromettono il morso. In particolare, questa branca dell’odontoiatria permette di diagnosticare e trattare una serie di problematiche dell’articolazione temporo-mandibolare e dei muscoli masticatori, le cui anomalie possono compromettere la corretta occlusione delle arcate dentarie.

Tra i disturbi studiati dalla gnatologia ci sono il bruxismo, i dolori muscolari cervicali, le cefalee, la difficoltà nell’apertura e nella chiusura della bocca, le alterazioni della postura e i difetti dell’articolazione temporo-mandibolare. Gli odontoiatri competenti in gnatologia, come gli specialisti dello Studio Odontoiatrico Petrazzuoli di Caserta, sono in grado di realizzare diagnosi accurate di queste disfunzioni e proporre terapie efficaci per la loro risoluzione.

Gli accertamenti diagnostici della gnatologia

In presenza di disturbi e anomalie che interessano le articolazioni temporo-mandibolari è necessario rivolgersi a odontoiatri specializzati in gnatologia, affinché lo specialista possa effettuare un controllo approfondito e diagnosticare correttamente la disfunzione. La visita gnatologica si svolge presso lo studio odontoiatrico, dove lo specialista può individuare facilmente la patologia o richiedere approfondimenti diagnostici e una serie di visite specialistiche di supporto nei casi più difficili e gravi.

Ciò è necessario in alcune circostanze a causa della natura stessa dei problemi tempo-mandibolari, disturbi che spesso sono provocati da una serie di fattori correlati tra loro che richiedono un approccio multidisciplinare. In questo ambito infatti sono fondamentali le indagini strumentali, ad esempio la realizzazione di un esame di elettromiografia odontoiatrica o EMG, un accertamento non invasivo e privo di dolore per il paziente che si svolge anche in tempi piuttosto rapidi.

L’esame consiste nell’applicazione di piccole sonde sul viso, mentre il paziente mantiene i denti stretti per alcuni secondi al fine di consentire la valutazione dei muscoli masticatori. In questo modo le sonde raccolgono i segnali legati all’attività dei muscoli e dei denti coinvolti nella masticazione, dati che vengono elaborati da un apposito software e permettono allo gnatologo di mettere a punto una terapia efficace e personalizzata.

In alternativa, qualora non fosse possibile ottenere le informazioni necessarie, è possibile ricorrere all’esame TransCutaneous Electrical Nerve Stimulation o TENS, una tecnica che consente di controllare una serie di condizioni dolorose che interessano le articolazioni temporo-mandibolari. Attraverso la TENS è possibile rilassare i muscoli masticatori mediante stimolazione, per individuare la posizione di occlusione ideale che rende possibile passare da una configurazione patologica a una condizione fisiologica.

Le principali terapie nell’ambito della gnatologia

Una volta eseguita una diagnosi corretta tramite un’approfondita visita gnatologica, lo specialista procede con la pianificazione di una terapia ottimale, coinvolgendo spesso professionisti di altre aree affini come ortodontisti e protesisti. Questo approccio multidisciplinare è fondamentale per ottenere il miglior risultato possibile, considerando la complessità e la correlazione di fattori che interessano i disturbi delle articolazioni temporo-mandibolari.

La terapia prevede la realizzazione di un bite dentale, una placca occlusale costituita da resina acrilica atossica la cui forma è simile a quella di una mascherina dentale. Questo dispositivo viene posizionato tra le arcate dentali, mantenendolo per un periodo di tempo che varia in base alla gravità della patologia. Il bite per i denti permette di risolvere i difetti masticatori, migliorando la masticazione, la deglutizione e la fonazione con effetti positivi anche nel sistema posturale.

Ovviamente esistono varie tipologie di bite dentale, tra cui il dispositivo funzionalizzato o l’arco linguale, scelti accuratamente dallo gnatologo a seconda della patologia da trattare. La soluzione migliore in questi casi è rivolgersi a studi odontoiatrici composti da un’equipe multidisciplinare di specialisti, affinché sia possibile eseguire una diagnosi ottimale in modo rapido e mettere a punto la migliore terapia possibile per ripristinare la funzionalità delle articolazioni temporo-mandibolari.