Aprile 28, 2024

Vacanze in Grecia: quando partire e cosa vedere

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Vacanze in Grecia, cosa c’è di più classico? La Grecia è associata immediatamente e automaticamente a spiagge, estate e ferie. Ma bisogna spingersi anche un po’ oltre e andare a scoprire zone lontane dal turismo di massa per capire veramente la grandezza di questo piccolo Paese. Un Paese che ha dato il via al mondo occidentale come lo intendiamo oggi, un Paese di pensatori e artisti che hanno fatto la storia.

La Grecia è molto più che isole, spiagge e sole. Le sue città sono culle di arte, i suoi villaggi di provincia sono una curiosa copia di tanti ritratti di provincia del nostro sud, le sue montagne sono irrequiete, sismiche ma ugualmente meravigliose. Ci sono percorsi turistici alternativi alle spiagge da provare almeno una volta nella vita, per poter dire di essere davvero stati in Grecia! Ecco alcuni suggerimenti su cosa e quando vedere, nel grande arcipelago ionico che si richiama a quella terraferma dalla quale è nata l’Europa intera.

Quando partire per una vacanza in Grecia

Le stagioni ideali per visitare la Grecia, si potrebbe dire, sono tutte. Infatti il clima di questo territorio si mantiene gradevole durante tutto l’anno, se si esclude la Macedonia e altre località del nord che in inverno diventano troppo fredde. Il 90% della Grecia è visitabile sempre, in ogni stagione. Ma se volete una indicazione più precisa vi diremo tra marzo e novembre.

La primavera, infatti, porta temperature già tiepide, ottime per la vita all’aria aperta, ma anche ventilate e quindi non fastidiose. L’estate è la stagione perfetta e si protrae fino ai mesi autunnali di ottobre e novembre. In linea di massima, dipende tutto da voi e da come vorrete impostare la vostra vacanza. Se amate il mare e la movida, l’estate è la stagione ideale.

Se però volete godervi una Grecia “alternativa”, senza folla, senza villaggi turistici, senza file di gente sudata a ostruire le strade, scegliete la primavera o il tardo autunno. Potrete visitare i luoghi che desiderate, con il tempo e il clima che desiderate e senza l’assillo soffocante del turismo di massa.

Cosa vedere durante una vacanza in Grecia

Atene

Atene non si può non visitare. Anche se siete venuti in Grecia per il sole e per le isole, un giorno dovrete dedicarlo alla capitale per non sentirvi in colpa con il vostro DNA! Discendiamo un po’ tutti da questa città antichissima, che fu fondata oltre 3000 anni fa. E qui si torna per ammirare il colle dell’Acropoli (che esiste e resiste dal VII secolo avanti Cristo), i templi ancora intatti come quello di Efesto, o gli Odèon, le Agorà. Ad Atene si possono ammirare anche chiese moderne, di rito ortodosso, come la cattedrale dell’Annunciazione, le vie medievali della Plaka, la minuscola chiesetta di Kapnicarea che sembra uscita da un cartone animato! Atene è pure i palazzi del potere e i bellissimi musei di storia e archeologia.

Salonicco

Città moderna, portuale, proiettata verso il turismo più che verso l’archeologia… Salonicco risplende del bianco dei suoi monumenti: l’Arco di Galerio, la Torre Rotonda, San Demetrio, la piazza Aristoteles, la basilica di Santa Sofia. Vale la visita anche l’area portuale e il lungomare che si snoda proprio tra le bellezze artistiche cittadine, offrendo però anche tanto divertimento in stile occidentale.

Santorini

La ex isola vulcanica di Santorini è essa stessa il monumento da vedere. È questa la cartolina più famosa della Grecia, dopo l’Acropoli di Atene: il villaggio bianco dalle cupole azzurre che si affaccia dallo strapiombo sul mare ha fatto il giro del mondo più volte. Secondo alcuni la parte sommersa dell’isola, sprofondata dopo un’eruzione più di mille anni fa, è la vera città di Atlantide del mito. Si viene a Santorini per fare mare, escursioni, amicizie nuove e per cancellare i pensieri dal proprio quotidiano.

Mykonos

Più vicina alla Turchia che all’Europa, Mykonos è l’altra anima estiva della Grecia. Famose le sue spiagge, i suoi paesini candidi, i suoi mulini a vento e le sue vie lastricate di pietra e abbellite dalla bouganville.

Rodi

Rodi è un concentrato di bellezza storica da scoprire metro per metro. La città capoluogo, con il suo centro storico che vede una Acropoli accanto a un castello “dei Gran Maestri”, l’Odeon accanto alle mura antiche medievali è già un piccolo museo a cielo aperto. Il resto dell’isola si distingue per il Promontorio di Prassonissi che a seconda delle maree è collegato o isolato dall’isola maggiore; l’affascinante Valle delle Farfalle dove vivono libere migliaia di specie di farfalle; le Terme di Kallithea; diversi castelli risalenti anche al periodo di colonizzazione veneziana.

Zante

Zante, o Zacinto quando era colonia italiana, è l’isola citata da Foscolo nelle sue liriche. Oggi è famosa per le spiagge e per i resort turistici, ma è anche un luogo di affascinanti escursioni: le immersioni nel Parco Marino, o alla scoperta del Relitto Sommerso, o le gite alle grotte di Keri oppure sull’Isola delle Tartarughe. E poi c’è Laganas, con le sue discoteche e i locali della movida estiva.

Monasteri di Meteora

Ma lontano dal mare e dalle spiagge estive, tra le montagne del continente, sorge un luogo meraviglioso: Meteora. Qui, diversi monasteri ortodossi dominano la valle dalla cima di enormi colonne di roccia erose dal tempo e dal clima. Come possano esistere questi edifici grandiosi in cima a rocce tanto ripide e impervie è un mistero mai risolto.

Monte Smòlikas e Monte Olimpo

Le due montagne più belle e famose di Grecia sorgono l’una al capo opposto dell’altra. Monte Smòlikas, a ovest,  si eleva fino a 2637 metri e domina un paesaggio fatto di monti e di valli. Èla cima più alta della catena del Pindo ed è ricchissimo di boschi. A est, i 2917 metri del Monte Olimpo – che fanno di esso il monte più alto della Grecia – sono la conferma che davvero lassù doveva esistere il paradiso! Monte Olimpo fu ritenuto sacro per così tanto tempo che i primi ad osare scalarlo furono un rocciatore greco e due colleghi svizzeri, soltanto nel 1913. Il suo nome significa “ostacolo” oppure anche “taglio”. E forse le profonde fenditure della roccia che rendono la sua scalata complessa spiegano l’etimologia.