Luglio 27, 2024

A chi rivolgersi per stipulare un contratto di affitto a canone concordato

Nel momento in cui si voglia procedere all’affitto di un immobile capita di chiedersi quali siano i requisiti per farlo, quali tappe seguire e soprattutto a chi rivolgersi per stipulare un contratto di affitto. Per procedere alla stipula e alla registrazione di un contratto di questo tipo è possibile consultare siti specifici come www.canoneconcordatonline.it.

Locazione di un immobile: requisiti e procedure

Esistono determinati requisiti da rispettare prima di procedere alla locazione di un immobile, utili a garantirne la funzionalità. Innanzitutto è necessario che l’immobile sia dotato della certificazione energetica dell’immobile (APE).

Si tratta di un documento grazie al quale si certificano le caratteristiche energetiche di un immobile per poi sintetizzarle in una scala che va da A+ fino a G. Inoltre bisogna verificare che tutti gli impianti siano a norma, che i locali dell’immobile siano puliti e che ogni elettrodomestico presente nell’abitazione funzioni.

In fase di preparazione del contratto di locazione, tutte le clausole e condizioni che regolano il contratto sono concordate con il locatore precisando eventualmente alcune parti.

Dopo esser stato firmato dalle parti contraenti, il contratto deve essere registrato entro trenta giorni dalla stipula. Per prima cosa il locatore riceve il Modello RLI per la compilazione, dopodiché:

  1. Se si tratta di un contratto a tassazione ordinaria: grazie alla registrazione telematica è possibile saldare anche le imposte di bollo e di registro
  2. In caso contratto con cedolare secca: non è necessario pagare imposta di registro e bolli.

Una volta ottenuta la ricevuta di registrazione contenente il numero di registrazione attribuito dall’Ufficio finanziario per uso delle parti, il locatore è tenuto alla è consegna della cessione di fabbricato entro due giorni dall’insediamento del nuovo inquilino.

Contratto di affitto a canone concordato

Un particolare tipo di locazione è rappresentato dal contratto di affitto a canone concordato. Si tratta di prezzo d’affitto che non supera quanto previsto dalle tabelle concordate tra Comune e associazioni di categoria e che, in presenza di specifici requisiti previsti dalla norma, consente particolari agevolazioni fiscali.

Nel caso in cui optino per un contratto a canone concordato le parti possono aderire a contratti standard, predisposti sulla a partire da accordi negoziati tra le organizzazioni dei proprietari e quelle degli inquilini e redatti a livello nazionale. Tale redazione avviene tramite una convenzione quadro che stabilisce i criteri generali per la determinazione dei canoni di locazione, poi recepiti nella contrattazione territoriale.

Individuate aree omogenee per valori di mercato, infrastrutture e tipologie edilizie, si individua un valore minimo e massimo del canone di locazione per ognuna di queste aree. Le parti dunque determinano il valore del canone di locazione all’interno di questo range.

Chi può stipulare un contratto di affitto

La stipula di un contratto di affitto può avvenire fra privati, fra aziende oppure tra una persona fisica e una giuridica. Di norma una società immobiliare di gestione affitti funge da tramite fra le due parti svolgendo un ruolo di mediazione soprattutto in merito alle  clausole più ostiche. Una volta riunite nella sede dell’agenzia immobiliare di gestione affitti, le due parti procedono con le diverse fasi:

  1. Si legge il testo punto per punto, a partire dall’indicazione delle parti e dei loro estremi.
  2. Descrizione del bene locato: comprende anche la segnalazione e la descrizione degli eventuali arredi. Ciò è necessario al per evitare il crearsi di fraintendimenti circa il loro stato di usura o sulla loro effettiva presenza.
  3. Elenco delle norme inerenti il condominio: comprendente anche l’elenco di regole alle quali l’inquilino deve sottostare e una specifica circa lo stato degli impianti.
  4. Si stabilisce la durata della locazione, con tutti i termini. In questa sede viene discussa anche la regolamentazione relativa a un’eventuale disdetta che viene concessa o meno dal locatore prima del termine del rinnovo.
  5. Firma: una volta completata la lettura, le parti sono tenute ad apporre la propria firma. Successivamente si provvede a:
  • registrazione del contratto.
  • versamento delle eventuali somme ancora dovute.

Per ciò che concerne la consegna delle chiavi, questa può avvenire contestualmente alla stipula oppure a distanza di qualche giorno, sulla base di quanto concordato all’interno del contratto.

Nel caso specifico del contratto a canone concordato, la sua validità risulta effettiva solo se questo è stipulato attraverso il modello unico.  Predisposto per tutta l’Italia, tale modello contiene le condizioni che devono essere rispettate dal locatore e dal locatario. Al suo interno sono presenti inoltre le indicazioni sulla durata e sul canone concordato tra le parti, secondo quanto stabilito dagli accordi territoriali.