Ottobre 15, 2024

WEWORLD: UN IMPEGNO LUNGO 50 ANNI CONTRO LE INGIUSTIZIE PER UN MONDO PIÙ EQUO 

Molte sono le organizzazioni non governative (in gergo chiamate anche ONG) e quelle di volontariato presenti ed operative in Italia nel sociale e nel terziario, ma poche possono vantare una continuità ed un impegno persistente di oltre 50 anni. WeWorld è una di queste, attiva con programmi di cooperazione allo sviluppo, interventi di aiuto umanitario, progetti contro la dispersione scolastica e di educazione alla cittadinanza globale, volti a garantire i diritti dei più vulnerabili, in particolare di donne, bambine e bambini.

Attiva sul territorio italiano ed in più di 25 paesi nel mondo, ogni iniziativa di WeWorld viene pianificata e coordinata da oltre 1.600 addetti ai lavori (professionisti e volontari) in stretto contatto con persone, comunità ed istituzioni locali. I suoi progetti vengono finanziati principalmente a livello internazionale dall’UE e l’agenzia delle Nazioni Unite, a livello nazionale dal Ministero degli Affari Esteri italiano, enti locali e da tutte le forme di supporto diretto provenienti da cittadini attraverso donazioni, lasciti testamentari e sostegno a distanza (chiamato anche SAD). Ed è proprio su quest’ultima risorsa che WeWorld riesce a garantire a donne, bambini e bambine un futuro sostenibile. Vediamo perché.

SOSTEGNO A DISTANZA (SAD): COSA È E COME FUNZIONA

Il sostegno a distanza SAD è in semplici termini un sostegno in grado di cambiare la vita del bambino (o bambina) che la riceve verso un nuovo percorso formativo fatto di opportunità e di scelte senza costrizioni. Secondo recenti studi, ci sono attualmente ben oltre otto milioni i bambini nel pianeta che non sono vaccinati contro le più comuni malattie, sono vittime di malnutrizione e non hanno alcuna possibilità di studiare. Un problema che, negli ultimi anni, ha subito una netta impennata a seguito dell’emergenza pandemica, dei nuovi conflitti e tensioni sociali emerse e che – se non preso in considerazione – rischia di essere una grande piaga umanitaria. Questo perché da una parte ogni individuo potenzialmente colpito, non potrà avere una formazione, sarà con alta probabilità escluso dalla società (non sapendo né leggere, né scrivere, né contare..) e verosimilmente vittima di sfruttamento del lavoro minorile o del fenomeno delle spose bambine.

I progetti sul campo di WeWorld sostenuti anche con il sostegno a distanza (SAD) cercano di invertire e combattere questa minaccia. Grazie ad interventi locali e personalizzati in base al contesto socio-economico-culturale dove si opera, l’organizzazione non governativa può dare una speranza a queste vite in estremo bisogno in paesi come la Cambogia, il Brasile, Kenya e Tanzania e Benin. Attraverso l’impegno di chi sostiene l’adozione a distanza (SAD), WeWorld garantisce un pasto caldo giornaliero, cure medico-sanitarie e l’intero ciclo primario educativo ad ogni bambino o bambina inseriti nel programma. La donazione a distanza è un gesto più che sostenibile (costa in pratica come un caffè al giorno) ed in Italia è per legge deducibile nella dichiarazione dei redditi. Per saperne di più, potete visitare la pagina specifica sul sostegno a distanza di WeWorld e richiedere direttamente tutte le informazioni necessarie.

UN INTERVENTO IN COSTANTE MIGLIORAMENTO

Nel libero mercato, un’azienda lungimirante che cerchi sempre di migliorare sé stessa nel tempo, è un messaggio di trasparenza davanti ai suoi consumatori e finanziatori. Allo stesso modo, WeWorld lavora monitorando il suo operato e valutandone i risultati, un’analisi fondamentale per poter aumentare l’operatività ed efficacia degli interventi ed accrescere la trasparenza davanti ai suoi sostenitori. Trasparenza a cui ciascuno di noi può accedere direttamente, consultando i bilanci sociali pubblici sul sito di WeWorld. Grazie a tantissimi progetti, l’organizzazione non governativa meneghina risponde sul campo e collabora per la realizzazione degli obiettivi dell’Agenda 2030.