La lingua latina è molto diversa dalla lingua italiana, non solo come pronuncia, ma anche come struttura. Dunque, la lingua latina è stata abbandonata da tempo ma, sarà capitato spesso di leggere alcune frasi in latino accanto a un monumento storico. Si tratta, infatti, di una lingua la cui traccia è prevalentemente presente in citazioni da parte di autori per aiutare a ricostruire la storia passata. Nonostante non sia più una lingua utilizzata, viene ancora studiata in alcuni istituti scolastici superiori.
Essa in latino: quando e come si usa l’ea nelle frasi?
Come anticipato, la lingua latina ad oggi non viene più utilizzata, fatta eccezione dell’unico stato al mondo in cui viene considerata la lingua ufficiale, stiamo parlando della Città del Vaticano. Le frasi in latino sono costruite diversamente rispetto a quelle in lingua italiana. Mentre la costruzione di quest’ultima prevede: soggetto (che può anche essere sottinteso), verbo da coniugare e complemento, la lingua latina ha una costruzione inversa. Le regole grammaticali da seguire per costruire una frase in latino, sono le seguenti: il soggetto che deve sempre essere inserito all’inizio della frase, al centro vengono inseriti i vari complementi che vanno ad anticipare la parola a cui si riferiscono. Ad esempio, il complemento oggetto viene inserito prima del verbo a cui fa riferimento e il complemento di specificazione prima del sostantivo a cui si riferisce. Il verbo, dunque, si trova alla fine della frase. Quindi, tutto questo per dire che se si sta cercando qualche indicazione per tradurre una frase in latino, la soluzione non è nel tradurre parola per parola e poi cercare di dare un ordine logico, ma è necessario prima tenere conto delle regole sopra indicate, quindi riordinare le parole seguendo il filo logico della costruzione italiana.
Come e quando utilizzare EA nelle frasi in latino?
In sintesi, possiamo affermare che ea, in latino, corrisponde al pronome essa, in italiano (tradotto anche come “lei“). Quindi, per comprendere meglio come e quando utilizzare questo pronome, ecco di seguito le varie coniugazioni, maschili, femminili e neutre.
Maschile
Singolare
Nominativo : is
Genitivo: eius
Dativo: ei
Accusativo: eum
Ablativo: eo
Vocativo: –
Plurale
Nominativo : ei
Genitivo: eorum
Dativo: iis
Accusativo: eos
Ablativo: iis
Vocativo: –
Femminile
Singolare
Nominativo : ea
Genitivo: eius
Dativo: ei
Accusativo: eam
Ablativo: ea
Vocativo: –
Plurale
Nominativo : eae
Genitivo: earum
Dativo: iis
Accusativo: eas
Ablativo: iis
Vocativo: –
Neutro
Singolare
Nominativo : id
Genitivo: eius
Dativo: ei
Accusativo: id
Ablativo: eo
Vocativo: –
Plurale
Nominativo : ea
Genitivo: eorum
Dativo: eis
Accusativo: ea
Ablativo: eis
Vocativo: –
Post Simili
È allevata in acque stagnanti: morfologia e caratteristiche del pesce tinca
Problemi di cuore: come affrontarli e a chi rivolgersi per trovare soluzioni
Il campo di battaglia di alfieri e regine: come funziona una scacchiera?